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Antonio Milana nasce a Roma nel 1958 ed inizia il suo percorso creativo nell’ambito musicale durante gli studi superiori nel turismo. Attratto dalla sperimentazione di nuove sonorità, tendenza che confluirà in seguito nella sua sintesi visiva, non frequenta scuole ed accademie d’arte.  L’arte sia visiva che sonora costituisce la sua vita. A 16 anni intraprende il suo primo soggiorno di studio in Inghilterra, a 18 il secondo ed alla fine degli anni ‘70 torna a Londra e vive a Brixton, quartiere multietnico caratterizzato in quegli anni da un deciso fermento culturale. Quando inizia una serie di brevi soggiorni a New York, dove “osserva” i flussi contemporanei legati alle avanguardie che gravitavano intorno al Greenwich Village, arriva il momento in cui, coniugando “suono” in “gesto”, risponde alla “chiamata” definitiva di colore, spazio e materia proponendo una concettualità espressiva alla costante ricerca del segno, inteso come solco, traccia, impronta. I suoi primi lavori vengono alla luce all’inizio degli anni ‘80 e sono espressione  di un discorso intimo, non concepito per il mercato, dove l’esposizione assume un ruolo marginale rispetto all’elaborazione.

La passione per la grafica, sia antica che moderna, lo porta a contatto con importanti realtà del panorama artistico italiano come la storica stamperia di Rosalba e Romolo Bulla dove incontra Toti Scialoja, Carla Accardi e Gianni Dessì.

Antonio Milana
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